Lavori in condominio: grazie a questa legge sulla delibera puoi evitare di pagarli

Vi sono alcuni casi nei quali è possibile opporsi al pagamento dei lavori nel proprio condominio. Che cosa dice la legge a riguardo.

Gli interventi sul condominio per opere e lavori ordinari e straordinari sono regolati da apposite norme e leggi che consentono di fare in modo che tutto avvenga in maniera trasparente e che la spesa venga correttamente ripartita tra i condomini.

Il tutto con la ‘regia’ dell’amministratore di condominio per quanto concerne la riscossione delle quote condominiali. Ciò nonostante vi sono anche casistiche nelle quali potrebbe essere possibile opporsi al pagamento: esse sono correlate ad una procedura specifica che, in determinate situazioni, l’amministratore di condominio deve necessariamente mettere in atto. Scopriamo dunque che cosa prevede la legge.

Lavori condominiali, quando è possibile opporsi al pagamento

Il condomino deve solitamente versare entro i tempi previsti la propria quota legata agli interventi precedentemente effettuati sull’edificio nel quale vive e sarà l’amministratore di condominio a definire gli importi sulla base dei millesimi di proprietà. Vi sono però due casi distinti: per quanto concerne i lavori di ordinaria amministrazione è facoltà dell’amministratore procedere autonomamente, senza cioè aver ricevuto una sorta di autorizzazione. Dovrà comunque, obbligatoriamente, sottoporre all’assemblea condominiale la spesa insieme al bilancio consuntivo per l’approvazione.

Lavori straordinari e delibera condominiale: le regole
Lavori straordinari, quando si può procedere con decreto ingiuntivo (designmag.it)

Le cose cambiano nel contesto dei lavori straordinari: in questo caso infatti ci troviamo dinnanzi ad interventi che richiedono l’affidamento ad una ditta di un appalto. E, dunque, occorre una delibera ovvero i lavori andranno sottoposti al vaglio dell’assemblea di condominio a meno che non siano urgenti e fortemente necessari nell’immediato. L’assemblea potrà decidere se procedere o no. Inoltre senza la costituzione dell’apposito fondo di accantonamento delle quota per i lavori straordinari, mediante una seconda votazione, non sarà possibile, per l’amministratore, riscuotere le quote condominiali. Senza la delibera il condomino ha la possibilità di non pagare i lavori straordinari, opponendosi.

Tale delibera dovrà essere stata correttamente convocata indicando nell’ordine del giorno dell’avviso il tipo di lavori straordinari e tale avviso dovrà arrivare ai condomini non meno di cinque giorni dalla prima convocazione. Se venisse accertato il mancato rispetto della normativa, da parte loro i condomini potrebbero opporsi mediante decreto ingiuntivo richiesto al giudice. Tutto cambia nel caso di interventi per problemi che vanno a minacciare la sicurezza dell’edificio o di alcuni appartamenti. L’amministratore potrebbe essere obbligato a procedere anche senza il consenso dell’assemblea, a patto che riferisca ad essa nella prima riunione condominiale.

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