Caldaia che perde acqua: con questi trucchi riduci o azzeri i costi di riparazione

Cosa fare quando la caldaia perde acqua? È sempre preoccupante? Quando c’è bisogno di chiamare un esperto e quando possiamo risolvere da soli?

La caldaia è sicuramente uno dei dispositivi essenziali per il confort della nostra abitazione. Questo significa che qualsiasi malfunzionamento dev’essere riparato in fretta e nella maniera più efficiente possibile allo scopo di evitare danni gravi ma soprattutto disagi prolungati a chi abita in casa.

Nella maggior parte dei casi i malfunzionamenti più preoccupanti della caldaia riguardano la perdita anomala d’acqua, di cui ci si rende conto generalmente quando si trova il pavimento bagnato. La perdita d’acqua è sicuramente indice di un’anomalia nel funzionamento della caldaia, ma non bisogna preoccuparsi troppo.

In alcuni casi infatti si tratta di un sistema di protezione attivato dalla caldaia stessa e, in altri casi, si tratta d un problema facilmente risolvibile senza richiedere il costoso intervento di un tecnico. Tutto sta nell’analizzare il problema con attenzione e risalire il più rapidamente possibile alle cause, quindi agire di conseguenza.

Cosa fare quando la caldaia perde acqua?

La prima cosa da fare quando ci rendiamo conto che la caldaia sta avendo una perdita è controllare quando si verifica. I casi sono due: la perdita si verifica quando la caldaia è in funzione, cioè quando sono aperti i rubinetti dell’acqua calda, oppure quando i termosifoni sono accesi, oppure anche quando è spenta. In quest’ultimo caso sarà necessario chiamare il tecnico.

Cosa fare quando la caldaia perde acqua
A volte chiamare un tecnico è indispensabile – designmag.it

Nel primo caso, cioè se la caldaia perde quando è in funzione, bisognerà osservare la lancetta che indica la pressione interna della caldaia. Quell’indicatore dovrebbe trovarsi sempre tra 1,5 e 3 bar. Al di sotto di questo range significa che la pressione interna della caldaia è troppo bassa, al di sopra del 3 che la pressione interna della caldaia è troppo alta: in entrambi i casi il funzionamento dell’apparecchio potrebbe risultare compromesso e a lungo andare la caldaia potrebbe rompersi.

Se la pressione interna è troppo bassa bisognerà aprire la manopola che si trova nella parte sottostante della caldaia e far entrare acqua nella caldaia fino a che la pressione non sarà risalita a un livello ottimale (circa 2). Al contrario, se la pressione è troppo alta, non dobbiamo preoccuparci: la caldaia ha cominciato a perdere acqua allo scopo di abbassare la pressione interna, quindi non si tratta di un malfunzionamento  ma di “un’autoriparazione” che il sistema mette in atto automatica.

In questo secondo caso la perdita dell’acqua avverrà per brevi periodi e si interromperà nel momento in cui la caldaia avrà raggiunto nuovamente la pressione ideale. Se dovesse continuare fino ad abbassare la pressione a meno di 1,5 bar, allora sarà il caso di chiamare un tecnico.

Infine, se l’acqua esce dalle tubature che portano l’acqua dentro e fuori dalla caldaia, allora con ogni probabilità è un problema di guarnizioni. In quel caso è sconsigliatissimo operare da soli: sarà assolutamente necessario chiamare un tecnico.

Gestione cookie