Affitti: cambia tutto, se non stai attento a questo particolare finisci nei guai penalmente

Si sta diffondendo una gravissima truffa ai danni di coloro che cercano casa in affitto: come funziona e a cosa prestare attenzione per evitare guai.

Il  problema della mancanza di case in affitto nelle grandi città italiane è sempre più grave, tanto che molte persone finiscono per cadere vittime di truffe ben congegnate. Uno dei casi più gravi si è verificato nel 2018 ma si tratta di una strategia che viene ancora impiegata con successo, soprattutto nei confronti di persone che hanno grande fretta di trovare una sistemazione in affitto.

La truffa in questione parte sempre dall’annuncio di una camera o di un appartamento che viene posto in affitto, in genere viene pubblicato sui principali siti di mediazione immobiliare. Nella maggior parte dei casi l’annuncio è corredato da fotografie perfettamente credibili, che sembrano testimoniare in maniera inequivocabile l’effettiva esistenza e disponibilità della casa.

Spesso il prezzo richiesto per l’affitto della casa è molto conveniente, più basso dell’affitto che viene richiesto per sistemazioni abitative dello stesso livello. Per questo motivo sono moltissime le persone che contattano il numero di telefono presente sull’annuncio nella speranza di aggiudicarsi l’appartamento o la stanza. La persona che risponde chiede il versamento di due mensilità allo scopo di fissare l’accordo e quindi prendere in affitto l’immobile. Al momento della consegna delle chiavi, però, chi ha affittato la casa scopre che si tratta di una truffa.

La truffa degli affitti e le PostePay fantasma

La ragazza che ha permesso di scoprire la truffa degli affitti ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare di essere stata raggirata.L’unica informazione in suo possesso era il nome fornito da chi aveva risposto al telefono e il numero di carta prepagata su cui aveva effettuato il versamento.

affitto particolare guai penali
La truffa dei falsi affitti: come difendersi – designmag.it

Dai controlli è però risultato che la carta non era intestata a un’altra persona, che è poi stata identificata come una tossicodipendente che aveva accettato di vendere la sua identità per 100 €. La donna – completamente ignara della truffa che era stata messa a punto con i suoi dati personali – era stata avvicinata da tre uomini che le avevano offerto 100 € per aprire tre carte prepagate PostePay a suo nome. In questo modo, a seguito dei controlli, le forze dell’ordine avrebbero potuto risalire esclusivamente alla donna che, in realtà, non aveva alcuna colpa se non aver venduto le sue generalità.

Il consiglio, quando si decide di prendere in affitto un immobile, è sempre di visionare l’appartamento e parlare direttamente con il proprietario prima di effettuare qualsiasi versamento, soprattutto se si tratta di versare denaro su una carta prepagata.

Gestione cookie