Ristrutturazioni, l’obbligo UE arriva prima del previsto? Quanto costa ammodernare la casa

L’Europa spinge sull’acceleratore della rivoluzione Green. I tempi per ristrutturare le nostre abitazioni si accorciano.

Godiamoci gli ultimi giorni di vacanze perché al rientro ci attende una brutta stangata: l’Unione europea ha abbreviato i tempi per ristrutturare le abitazioni. La rivoluzione Green non può più attendere.

Chi pensava di potersela prendere comoda ancora per qualche anno prima di avviare i lavori di ristrutturazione, sbagliava di grosso. L’Unione europea ha deciso di stringere i tempi. L’ obiettivo zero emissioni resta fissato al 2050 ma prima ci sono tanti passi intermedi da compiere. E ogni passo intermedio comporterà dei costi non indifferenti.

Entro il 2030 tutti gli edifici dovranno raggiungere la classe energetica E che, però, dovrà diventare D solo tre anni dopo, cioè nel 2033. Esenti dall’obbligo solo gli edifici storici o di pregio artistico e le seconde case abitate per meno di quattro mesi all’anno. L’Europa però ha fissato altri paletti molto prima di queste date e già dal 2025 saremo costretti a fare dei cambiamenti.

Rivoluzione Green e ristrutturazione degli edifici

Il fine ultimo è lasciare un ambiente migliore e meno inquinato alle future generazioni. Il fine è nobile ma tutto questo avrà un peso enorme sulle tasche degli italiani. Il nostro Paese, infatti – a differenza di altri più moderni – è costituito per la maggior parte da edifici vecchi fermi ancora alla classe energetica G.

Rivoluzione Green costi
Costi enormi per ammodernare le nostre case Designmag.it

Oltre alle ristrutturazioni degli immobili, L’Europa ci impone di cambiare anche i nostri elettrodomestici e le nostre automobili nonché le nostre caldaie. A partire dal 2029 saranno, infatti, vietate le caldaie a gas ma già dal 2025 non ci saranno più gli incentivi per acquistarle. Oltre alle vecchie caldaie dovremo sostituire anche i piani di cottura a gas che dovranno essere rimpiazzati dalle piastre a induzione. Queste ultime inquinano meno e, cuocendo i cibi più in fretta, comportano anche minori consumi. Tuttavia richiedono pentole e padelle specifiche: di conseguenza dovremo cambiare pure queste ultime.

Addio anche ai vecchi frigoriferi, ai vecchi forni e alle vecchie lavatrici e lavastoviglie che dovranno essere sostituite da modelli nuovi, più performanti e meno inquinanti. Via anche i vecchi condizionatori e dal 2035 le auto dovranno essere elettriche. Insomma la rivoluzione Green travolgerà tutta la nostra vita e le nostre abitudini. Fin qui, tutto sommato, potrebbe anche andarci bene: se cambiare significa migliorare il Pianeta e la qualità dell’aria che respiriamo, allora è giusto farlo.

Già ma quanto ci costerà? Solo per le ristrutturazioni edilizie la spesa stimata si aggirerà intorno ai 50.000 euro per un appartamento di medie dimensioni. Le villette potrebbero comportare esborsi superiori ai 100.000 euro. A ciò bisognerà aggiungere  i costi per sostituire auto, elettrodomestici, condizionatori, caldaie. La rivoluzione Green, dal punto di vista economico, rischia di mettere in ginocchio milioni di famiglie. E questo non è sostenibile.

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