Questa la paga il proprietario! Come si dividono le spese fra affittuario e padrone di casa

Vige ancora molta confusione circa quali spese spettino al proprietario e quali all’inquilino. Facciamo chiarezza.

Quando si firma un contratto di affitto è bene sapere esattamente quali spese spetteranno a noi e quali, invece, dovranno essere sostenute dal proprietario di casa. Vediamo cosa dice la vigente normativa in materia. Proprietari a volte furbetti e inquilini giovani e inesperti.

Considerando che molti degli affittuari sono per lo più studenti fuori sede o giovani coppie, molti proprietari hanno gioco facile a non occuparsi neanche delle spese che spetterebbero loro. D’altro canto poi ci sono anche inquilini in cattiva fede che non pagano ciò che dovrebbero pagare. C’è ancora molta confusione per quanto riguarda la ripartizione delle spese condominiali tra inquilino e proprietario. In particolare, talvolta, non è ben chiaro a chi spetta il pagamento di alcuni interventi.

Spese condominiali: ecco chi paga cosa

Come anticipato in materia di spese condominiali regna, molto spesso, la confusione più assoluta. Infatti non sempre nei contratti di locazione è specificato chi dovrà pagare cosa. Ma per non cadere in trappola è bene sapere con esattezza cosa dobbiamo pagare e cosa non spetta a noi.

affitto e spese chi paga cosa
Capiamo bene chi paga cosa quando siamo in affitto-Designmag.it

La materia è disciplinata dall’articolo 1576 del codice civile secondo cui, in parole povere, all’inquilino spettano le spese ordinarie e al proprietario quelle straordinarie. In pratica all’inquilino spettano le seguenti spese:

  • spese per le utenze di acqua, luce e gas;
  • spese per il riscaldamento o il condizionatore;
  • spese per la fornitura di servizi comuni all’interno del condominio come la portineria o la pulizia delle scale;
  • spese per la pulizia all’interno dell’appartamento;
  • spese per l’eventuale manutenzione dell’ascensore.

Invece il proprietario dovrà sostenere le seguenti spese:

  • manutenzione delle facciate del palazzo;
  • riparazione del tetto;
  • riparazione o cambio di un cancello;
  • manutenzione dell’impianto idrico o di quello elettrico o di quello del gas;
  • sostituzione della caldaia;
  • sostituzione di rubinetti malfunzionanti;
  • rifacimento della pavimentazione;
  • riparazione o sostituzione di porte e finestre;
  • installazione dell’impianto televisivo.

In ogni caso, qualora l’inquilino non pagasse ciò che deve pagare, il condominio si rifarà unicamente sul proprietario dell’immobile. Anche a livello legale la responsabilità sarà solo del proprietario. Ecco perché è bene scegliere con cura a chi affittare casa propria prima di trovarsi sommersi da debiti.

D’altro canto l‘inquilino ha tutto il diritto di chiedere e ottenere un affitto più basso qualora l’appartamento presentasse danni che non gli erano stati comunicati e che gli rendono difficile la quotidianità. In questo caso se il proprietario non gli accorderà un canone di locazione più basso, l’inquilino potrà procedere per vie legali. Ma attenzione: finché il giudice non avrà accolto la richiesta, l’inquilino dovrà continuare a pagare la cifra stabilita in sede di contratto altrimenti passerà subito dalla parte del torto e potrà essere sfrattato. Adesso che conoscete queste regole potete stare tranquilli su cosa spetta a voi e cosa no!

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