Trombe d’aria, tempeste e maltempo: chi paga in condominio se ci sono danni al tetto?

I tetti dei palazzi possono subire dei gravi danni per via del maltempo. Ecco a chi spetta il compito di pagare le riparazioni.

Negli ultimi giorni, il maltempo si è abbattuto su tante regioni italiane. In queste situazioni, purtroppo, non è raro assistere all’insorgenza di danni strutturali. Una delle parti più colpite, ovviamente, è il tetto. Il vento, la pioggia e la grandine esercitano una pressione non indifferente. I palazzi moderni sono maggiormente tutelati per via della resistenza dei materiali e delle tecniche di costruzione.

Quelli più antichi, invece, rischiano maggiormente. In tali situazioni, è normale porsi delle domande sulle rispettive responsabilità. Le superfici distrutte dal maltempo non possono essere abbandonate a loro stesse. Hanno bisogno di qualcuno che paghi per le riparazioni. Ecco chi se ne deve fare carico.

Tetto distrutto da pioggia, vento e grandine: ecco chi deve pagare le riparazioni

Il maltempo può causare numerose lesioni agli edifici. Gli eventi meteorologici estremi, ormai, sono sempre più frequenti. Si abbattono con una violenza inaudita sulle città e sui paesini, dando vita anche a gravi danni strutturali. Molti tetti non riescono a sopportare tale impatto. I palazzi più vecchi sono quelli che ne risentono di più. Purtroppo, è quasi impossibile prevenire i fenomeni in questione. L’unica cosa che si può fare è correre ai ripari dopo che il fatto è accaduto.

Il costo delle riparazioni è strettamente correlato all’entità del danno. A volte, può raggiungere cifre davvero elevate per via della manutenzione necessaria. Rifiutarsi è impossibile perché non è concepibile lasciare i tetti in simili condizioni. Molti individui hanno ancora dei dubbi sulla questione. Per scoprire come muoversi con le spese è necessario fare riferimento al regolamento condominiale e all’articolo 1123 del Codice civile.

Tetto distrutto dalla pioggia
A chi spetta la riparazione del tetto – designmag.it

Il tetto è un bene comune del condominio. Di conseguenza, devono essere gli stessi condomini a pagare il danno. Nessuno può rifiutarsi di versare la sua somma perché si tratta di un vero e proprio obbligo. La ripartizione della cifra finale viene stabilita in base ai millesimi di proprietà. Ovviamente, alcuni casi specifici devono essere valutati tenendo in considerazione altri fattori. Si tratta di edifici particolari, dove il tetto non copre tutti gli appartamenti, ma solo una parte.

Alcune clausole del regolamento di condominio, a volte, possono andare in netto contrasto con quanto stabilito dal Codice civile. L’articolo 1123 non figura tra quelli inderogabili. Quindi, saranno le norme approvate, in precedenza, dai condomini a prevalere sul resto.

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